venerdì 16 gennaio 2009

Interpretare la miniatura di San Gregorio Armeno, il carrettino del barbiere di M. Soffiatti


Come ogni attività che si rispetta, anche il barbiere per M. Soffiatti ha il suo bel carrettino tutto inghirlandito per girare nei vari paesi in festa e la domenica, una vera bottega viaggiante delle dimensioni di una mano, il carro è abbellito con la moquettes, la scaletta fatta con spago incartato di carta stagnola dorata per il corrimano, la piccola sedia del barbiere con poggia testa e pedaliera, è in tela di sacco che fodera un cartoncino sagomato, c'è lo specchio, i disegni dei modelli di barba, capelli e baffi, lo specchio, contornato da uno spago incartato da cartina stagnola, la caratteristica lampada elicoidale, la scopetta dorata, il secchio per i capelli da raccogliere, il vaso con i fiori secchi, presi dalle bomboniere, il tappetino alla cima della scaletta per pulirsi i piedi quando si sale sul carro, e tanti piccoli particolari come gli asciugamani puliti sul corrimano e quelli sporchi nel secchietto, insomma particolari su particolari scaturiti da una giusta osservazione delle botteghe vere, e naturalmente tanta fantasia, anche se nella realtà non esiste, esiste nella fantasia dell'autore. Il tutto è realizzato con legno, stoffa, carte stagnole dorate, fiori secchi, le ruote sono tappi gicanti foderati di finta pelle e contornati da una corda incartata con carta stagnola, la borchia un pezzo di tappo di sughero, incartato con Cuki alluminio, i tiranti del piccolo carrettino sono bacchette per mangiare riso, acquistate all'ingrosso in uno dei mille store dei Cinesi della mia città, costano 2 Euro e dentro la busta se ne trovano 50, e sono sagomati come i veri tiranti del carro, fantasia, osservazione e girare in continuazione alla ricerca di novità di particolari da proporre per il prossimo presepe.



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