domenica 18 gennaio 2009

Maurizio Soffiatti, artigiano artistico dell'arte napoletana contemporanea d'attualità

Il pittore Maurizio Soffiatti, artista di Roma, interpreta in modo eccezionale l'arte partenopea o napoletana come è conosciuta in tutto il Mondo. Quell'arte popolare e tradizionale che solo a Napoli poteva essere inventata, e che M. Soffiatti realizza con diligenza, passione e impegno, lo spirito dell'arte campana non è tradito, anzi molti artigiani tipici del presepe napoletano di via San Gregorio Armeno, lo hanno visto, chiamato, e ora espone in certi periodi, le sue miniature per presepi caratteristiche e artistiche, ma non solo anche a Roma a Piazza Navona sono esposte ospitate da validi bancarellari. M. Soffiatti vi invita a visitare questo blog alla ricerca di piccole gioie, i post sono scritti dalla sottoscritta Lorella Lattavo, che oltre ha commentare le realizzazioni ha chiesto al pittore, che poi è suo marito, di spiegare ai giovani che si avvicinano al mondo del modellismo creativo, come si realizzano e quali materiali economici si usano, un modo per avvicinare i giovani in deliziosi hobby, che possono diventare piccole fonti di rendita, infatti chi passa ore nel costruire oggetti caratteristici, usa il cervello, la fantasia, la creatività, cosa che non avviene perdendo tempo davanti ai video giochi, sempre più belli, si, ma anche sempre più violenti... che li allontana dalla realtà, e fa si che la realtà sia sempre piena di odio, violenza, dove l'amore non c'è più, riprendiamoci il nostro tempo e con allegria impariamo ad amare il mondo.

Tavolinetti con teste di porco e cozze, miniature per presepi di M. Soffiatti

E' bello mangiare in questa trattoria, possiamo scegliere porchetta, cozze e ogni altro ben di Dio, tutto fatto con Das, legno e stoffa, le sedie in tela tipo paglia.

Ristorante con pergola a parete piena di limoni, miniatura per presepe di M. Soffiatti

Un bel ristorantino con pergolato a parete, realizzato da M. Soffiatti, con i suoi bei tavolinetti con le tovaglie marroncine a quadretti bianchi, addosso a rami del pergolato ci sono i menù dell'hostaria, le sedie sono in rametti di legno, con il fondo in spago, che ricorda la paglia intrecciata.

Scenografia per teatro, miniatura per presepe napoletano di M. Soffiatti

In questo particolare per presepe,vediamo il fondale della scenografia, tipica partenopea, il pianoforte in pelle, i vasi con fiori secchi e canne, il palcoscenico ricoperto di stoffa bordeaux con una elegante guarnizione in filo di lana. Descrizione del teatro in un altro post.

Arte napoletana applicata al presepe napoletano, la scaletta del teatro di M. Soffiatti

Come ogni teatro che si rispetti, anche i piccoli teatrini di M. Soffiatti hanno la scaletta per fare salire gli attori sul palcoscenico, il particolare sta nel far vedere la scala, amovibile perchè, fatta in stoffa con stuola tipo tappetino, ha il corrimano in filo di lana, ed è rivestita anche nel sottoscala, il teatro è forse all'altezza della piccola scaletta, pensiamo proprio di si, i collezionisti lo possono confermare.

Il Vesuvio nel teatro, miniatura per presepe di M. Soffiatti

In un altro post c'è la descrizione di questa miniatura, che vede un particolare del presepe.

Il pianoforte in pelle con lo spartito scritto a mano, miniatura per presepe, di M. Soffiatti

Il pianoforte di M. Soffiatti, è una classica miniatura del presepe, realizzato in pelle, ha il suo spartito, lo sgabellino in pelle bordato di merletto, in un contesto teatrale è un ottimo elemento il teatro, parliamone in un altro post, è di stoffa e sughero, e come scenografia ha lo sfondo tradizionale partenopeo, il pino, il golfo, il Vesuvio, viene rappresentata una farsa tipica del posto.

La corsa delle pignatte con brocchette e anforine, miniatura per presepe di M. Soffiatti

Come in ogni paese che si rispetti, anche gli scenografici paesi e centri urbani realizzati da M. Soffiatti hanno una loro caratteristica, non lasciano abbandonati i loro abitanti, ma, anzi, li invogliano a mantenere vive le tradizioni, gli usi, i costumi, le sacre e feste popolari del paese di origine, quelle belle feste di gioia e allegria che con tante risate facevano passare un pomeriggiop in compagnia e allegria, i giochi popolari realizzati dal pittore e modellista M. Soffiatti sono tanti, abbelliscono il presepe e danno tanta allegria, chi rompeva il pignatto giusto vinceva denaro, poco, chi sbagliava, si prendeva acqua, farina, segatura o... il gatto. Fatti con Das, sono appesi a uno spago e issati su 2 lunghe pertiche, la composizione è di piccole dimensioni.

Ristorante, miniatura per presepe napoletano, di M. Soffiatti

I ristorantini di M. Soffiatti sono tanti, sono piccoli, sono allettanti per tutti gli avventori del presepe, una bella tavolata in attesa che nasca il Bambinello. Semplicità e fantasia, ogni ristorantino ha i suoi menù diversi, le tovaglie con i colori personalizzati per locale, ha il pergolato a copertura o a parete, in questo modo si può scegliere tra menù di pizza ... napoletana, pesce, carni, e tanti fiaschettini di vino, realizzati tutti in Das, legno e stoffa ingrandiscono il Diversorio del presepe di Napoli, ma vanno benissimo in tutti i presepi, anche i romani e i popolari delle tradizioni regionali Italiane.

L'allegro ristorante sotto i limoni, miniatura per presepi di M. Soffiatti

Forza chi riesce a contare tutti i limoni in un minuto, ottiene un pranzo gratuito.
Che bello... per la descrizione della miniatura vedere altri post analoghi, fa fatelo a... digiuno...

La tavolata di Natale con il pane fresco, le ciambelle e le cozze, miniatura per presepi di Maurizio Soffiatti

Per la descrizione di questa miniatura vedere negli altri post analoghi, vi posso solo anticipare che in queste allegre tavolate c' è sempre cibo per tutti, ottimo e squisito, invitante e...

L'albero della cuccagna ingrassato pronto per essere scalato,, miniatura per presepi di M. Soffiatti

Il palo in origine è pieno di grasso, chi riesce a salire in cima, vince l'oggetto che riesce a toccare e tirare giù. Fa parte della serie dei giochi popolari, sacchi con cereali, fiaschi e damigianine di vino, prosciutti e salami, formette di formaggi e caciocavalli sono alcuni dei primari premi, quasi tutti alimentari, si ride molto nel vedere questi arrampicatori nel tentare la fortuna, però chi vince mangia gratis, se ci riesce, perchè gli amici sono in agguato...

Il carro cisterna del circo con la lunga pompa, arte napoletana moderna di M. Soffiatti

Un carro originale con la sua bella e lucente cisterna di alluminio, ottima per trasportare vino, acqua per gli animali del circo, o per le piccole borgate del presepe, o addirittura per servire il piccolo corpo dei vigili del fuoco, c'è la pompa con il lungo tubo, le manette, i rubinetti, il baule con gli attrezzi, a chi lo vogliamo dare in gestione? ai pompieri, all'hoste, al padrone del circo, al podestà del paese o a te che ami le novità nel presepe?

La giostrina con i cavallucci a dondolo per fanciulli, miniatura per presepe di M. Soffiatti

L'autore, ha immaginato nel presepe un piccolo luna park, facendo varie giostrine in legno, cartone rivestito in stoffa e o pelle, con i bordi e le scalette di spago foderato di cartine argentate o dorate, guarnizioni in bottoni o perline, in ogni angolo del presepe un luna park allieta l'attesa del lieto evento, e rende felici i bimbi di tutto il mondo.

La baracca dei pesci rossi pronti da vincere, miniatura per presepi alla maniera di San Gregorio Armeno di M. Soffiatti

Quante volte abbiamo visto nei luna park i bei e coloratissimi banconi dove con una pallina puo vincire un sacchettino con un pesce rosso, ebbene e poi che ci fai? Dove lo metti, lo regali, almeno in questa elegante baracca del luna park, vedi le vaschette con i pesci in fila, vinci l'allegria e i pesci rossi sono salvi, in fin dei conti sono animali da proteggere, anche loro, la baracca in legno, cartone e stoffa, ha delle eleganti guarnizioni sul tetto, fatte con palline, spaghi e cartoncini ricoperti con carte stagnole.

L'ingresso dell'hostaria con i fiaschetti che fanno da corona al portone, miniature di San Gregorio Armeno di M. Soffiatti

Come in ogni presepe che si rispetti, anche nelle composizioni realizzate da M. Soffiatti ci sono tante hostarie, non che i personaggi del presepe sono ubriaconi, ma solo come luogo di svago per rilassarsi dopo una dura giornata di duro lavoro nei campi. I fiaschi, che contornano gli ingressi dei locali vinicoli, sono decine, fattoi con Das ricoperto di stoffa color paglia, hanno un micro tappino di... spago da 1 o 2 mm.

sabato 17 gennaio 2009

Il torchio per pigiare il mosto in bella mostra davanti alla bettola, miniatura per presepe napoletano di M. Soffiatti

Anche se la fotografia è sbiadita, rende bene l'idea del torchietto per spremere il mosto e tirare fuori altro vino, ma anche le fustelle con la sansa di olive per spremerle ancora di più e tirare fuori altro olio, realizzato con rtametti di albero, legati con striscioline di latta, e con una vite, la vite senza fine, un tondino per assali, che servono per girare e comprimere il mosto o la sansa, il rubinetto con un tubbino, di grande effetto visivo.

Il carrettino con il fieno, miniatura per presepe di M. Soffiatti


Originale carro agricolo dove il contadino carica e trasporta fieno per i muli, il carro, forse è visto e rivisto, però come li costruisce M. Soffiatti non li avete mai visti, perchè... unici come le idee del pittore che lo ha realizzato.

Arte napoletana, l'entrata dell'hostaria con mille fiaschetti di M. Soffiatti



I presepi, piccoli o grandi che sono per M. Soffiatti devono essere scenografici, certo ci vuole tanta pazienza a contornare di fiaschi i portali delle bettole, e poi i fiaschi stanno anche sui rami delle pergole, sui tavoli, decine di fiaschi, per ore di duro lavoro nella realizzazione, però alla fine il modellino è piacevole a vedersi e invitante a sedersi davanti a un buon bicchiere... di aranciata, perchè i ragazzi non bevono.

Il carretto con i fiaschi e le damigiane impagliate, arte napoletana di M. Soffiatti



Abbiamo fatto una bella vendemmia, il carro è stracolmo di fiaschettini in paglia fatta con la tela di sacco e chiusi dal turacciolino ricavato da pochi millimetri di spago fino, la bottiglia non si rompe, non è infrangibile, è Das dipinto con 2 mani di tinta, bianco denso e poi verde diluito, per dare quel tocco di vetro con i riflessi. Il carro ha le ruote in finta pelle i cerchioni ricavati dalle vaschette di alluminio, le borchie, di sughero affettato e ricoperto di carta stagnola, l'oste e la ostessa possono stare tranquilli il carro è robusto e trasporterà fino alla trattoria i 30 fiaschetti con damigianine.

L'angelo sull'albero,presepe popolare visto dall'alto di M. Soffiatti



Al pittore M. Soffiatti piace realizzare presepi in stile che si possono vedere da ogni lato bene, anche perchè nella maggioranza dei casi molti tengono il presepe in terra sotto l'alberello. Usa molto radici o pezzi di tronchetti ramificati, per dare un effetto veritiero. Tegole e mattoni in cartone ondulato, sapientemente dipinto con i tradizionali colori dei muri.

Il contadino mentre ara presepe romano di M. Soffiatti



In origine con una base di cm 50 x 50 era il diorama con motore della fondazione di Roma, si vedeva Romolo che con movimento rotatorio arava il terreno di Roma quadrata, sul colle più alto, si vedevano le parvenze degli altri 6 colli il Tevere con l'isola Tiberina ( futura ) poi per esigenze e ricercatezza dei collezionisti i sette colli sono diventati una scenetta di ambientazione, un classico contadino che in movimento ara un terreno. Il diorama può essere inserito nel contesto del presepe oppure esposto nelle vetrine dei centri commerciali in occasione del Natale e fondazione di Roma, come spesso avviene, il bonsai, non è vero, ma ricavato da un rametto robusto con tante biforcazioni, ricoperto di piccole foglioline in plastica, riprese da una vecchia pianta ornamentale, ma possono essere fatte anche con foglie vere secche, tritate e dipinte, e poi incollate a caduta sui vari rami, si stende la colla in più punti sul ramo e poi si lascia cadere la fofliolina, l'operazione si ripeterà in più parti 2 0 3 volte, fino a quando l'albero sarà bello pieno di fogliame, da ricordare che in inverno i rami sono scarni.

Piazza Navona presepe romano d'attualità di M. Soffiatti



Ambientato nella famosa e storica Piazza Navona, il classico gicante presepe che troneggia in mezzo a decine di bancarelle di dolciumi, presepi e giocattoli. M. Soffiatti ama interpretare i presepi di ispirazione romana in mezzo alla città con ambientazioni inusuali e da osservatore, le bancarelle hanno tutte un piccolo movimento, il venditore dei presepi, in bella mostra espongono statuine, pecorelle mignon, le moschelle, e un minuscolo presepino che gira su se stesso con la doppia scenetta dei Re Magi che da dietro la capannina si portano davanti e la stallina svanisce in un movimento rotatorio, il banco dei dolciumi, un bicchierone color alluminio che gira con dentro ovatta evanescente come lo zucchero filato, il banco del tiro a segno, in un cilindro di plexigas tante palline di polisterolo che volano mosse dal vento di un mini ventilatore degli sterei, posto alla base, il banco dei giocattoli dei pupazzetti che girano su di una tonda basetta azionata da un piccolo motorino. Ogni cosa si muove nei presepi di M. Soffiatti, per la gioia dei piccoli e la curiosità dei grandi.

Spacca Napoli, presepe partenopeo moderno di M. Soffiatti



Classico presepe napoletano moderno ricco di apparente confusione, dal basso si parte nei famosi bassi, case ricavate in negozi, fino ad arrivare ai terrazzi con i panni stesi. In ogni finestra si vedono mobili, e presepi napoletani, praticamente ci sono tantissimi presepi, in tutti gli appartamenti, ma anche dentro il basso e dentro il negozio che vende presepi, e poi ci sono scenette tipiche napoletane, i mariuoli che giocano alle tre carte, i venditori di sigarette, di fuochi, il lotto, la pattumiera con elettrodomestici rotti, quello che vernicia le serrande dei negozi, i gatti innammorati sulle canne che vanno da un palazzo all'altro per stendere i panni, i piccioni, i ladri che scappano sulle grondaie inseguiti da Carabinieri equilibristi, i balconi con i gabinetti esterni, e sui terrazzini mille oggettini, tante edicole sacre con la Madonnina, Gesù e San Gennaro, fiori, gente che guarda dappertutto, c'e pure un bossolo vuoto di proiettile con dentro i fiori, posto davanti all'edicola sacra, a ricordare i tanti delitti / omicidi della camorra, perchè stiamo nel cuore della Città più caotica e tranquilla del Mondo. Tutto fatto con rigido cartone dipinto a mano, perchè a Napoli si fa di tutto.

Mini presepe popolare con muro in pietrisco di M. Soffiatti, arte napoletana



Un presepe sperimentale realizzato in diversi modelli, prende spunto dall'osservazione delle scenografie, un pannello in cartone dipinto a rilievo con impastato fili secchi di erba e sassetti per rendere realistico l'intonaco. Arte napoletana popolare sperimentale, perche M. Soffiatti è prima di tutto pittore.

Presepe romano popolare con case degli anni 50 del secolo scorso di Gastone e M. Soffiatti



Recuperate le case, realizzate dal padre di Maurizio, Gastone, casette risalenti agli inizi degli anni 60' del secolo scorso, fatte con cura maniacale dal padre del pittore, modellista provetto, realizzatore di decine di plastici ferroviari, imbarcazioni tipo velieri, ricavate da disegni originali, all'epoca non esistevano scatole di montaggio, e cedute a ricchi proprietari di barche stazionate a Fiumicino, Nettuno, Gaeta, nonchè modellista di navi militari radiocomandate fatte con apparati artigianali, cedute ad Ammiragli della Marina Militare, velivoli filo guidati, provati sempre con successo all'aereoporto dell'Urbe di Roma, le riproduzioni delle tre caravelle di Cristoforo Colombo si trovano negli Stati Uniti in un museo di storia patria, infine come se non bastasse costruttore di una villa unifamiliare di 400 mq. come regalo finale ai figli, però anche Maurizio in quella casa ha collaborato, insomma padre e figlio uniti dall'idea del modellismo creativo. Il presepe di piccole dimensioni è il figlio del presepe che ogni anno Gastone con i fratelli Ercole e Fernando realizzavano allestendolo dentro una stanza svuotandola dei mobili, come a Napoli, il presepe era talmente grande che si vedava dalla strada, e si poteva vedere anche dalla cupola del Vaticano, non scherzo, la casa nativa di Maurizio aveva le finestre in via A. Doria a Roma e affaciati dalla finestra, a circa 300 / 400 metri si vede il cupolone, che dall'alto il turista più accolto e attento poteva vedere, con un binocoletto, il presepe dei fratelli Soffiatti.

Miniatura per presepe di M. Soffiatti il tavolo con i mitili



Da quando M. Soffiatti ha scoperto che i mitili sono le cozze ha realizzato diversi tavoli con i mitili, per la gioia dei collezionisti, la parola cozze non gli è mai piaciuta e non faceva tavoli con le cozze, ora che le cozze si chiamano mitili, realizza tavoli e banchetti con i mitili, il nome gli piace di più.

Il carrettino con la frutta secca e fresca, miniatura per presepe, arte napoletana di M. Soffiatti

I carrettini per presepe di M. Soffiatti, sono sempre abbinati alle bancarelle per il mercato, nel carrettino in primo piano vediamo frutta e verdura in abbondanza, sistemata in originali cestine fatte di tappi ricoperti di tela di sacco e cassettine in legno di balza, i prodotti in Das modellato e dipinto con tempere acriliche, il carro in legno, le ruote sono grossi tappi di latta ricoperti di pelle, la borchia un tappo di sughero ricoperto di stagnola, i cerchioni in latta di vaschetta di alluminio. E poi c'è la bilancia con i pesi, la carta e le buste per incartare la frutta e verdura, e che sia fresca mi raccomando...

Il ristorante integrato nel pergolato con i peperoncini e girasoli, di M. Soffiatti, l'arte di San Gregorio Armeno diventa romana.



Quanteo è bello mangiare sotto la pergola al fresco in uno dei tanti ristorantini della catena Soffiatti. Trovi sempre un posto a sedere e le pietanze sono ottime per la truppa come diceva Totò, dieci sedie stanno comodamente su una mano, il servizio è rapido e i camerieri non accettano mancie, molti collezionisti tengono un mini ristorantino esposto in casa tutto l'anno, perchè sono ricchi di pietanze, colori, fantasia, come un dipinto d'arte moderna, per rendere più bella la pergola realizzata con rami tagliati all'albero di Natale, quello finto, M. Soffiatti ha inserito e incollato, limoni, peperoncini, fiaschetti, fiori secchi e addirittura i menù.

I banchi del ferramenta e dei libri, alla maniera di San Gregorio Armeno di M. Soffiatti



In queste bancarelle si vendono statuine " moschelle " per presepe, libri, cinte, scarpe e stivali, borse in pelle, lucidi e lacci per scarpe, accessori moda, fatti a Napoli, i banchi sono realizzati in corteccia d'albero con struttura in rametti, gli oggetti in pelle.

Itavolinetti e il carrellino frigo del buffet del teatrino partenopeo, di M. Soffiatti, interprete dell'arte napoletana



Le sedie sono tappi delle bottiglie di plastica rivestiti di pelle con un filo di merletto, il poggia schiena una cordicella indurita con carta stagnola, tipo quella dei pacchetti di sigarette, e sotto c'è pure la telina come le sedie vere, che nasconde le molle, i tavoli sono scatolette dei formaggini, quelli tondi come una ruota con l'Italia disegnata, e poi c'è il carello con i cornetti e le tazzine del cafèp. M. Soffiatti interpreta con saggezza l'arte napoletana, realizzando ogni tanto dei piccoli e richiestissimi gioiellini.

Tavolinetti per ristorantini con formaggi, salumi e vino, l'arte di San Gregorio Armeno diventa romana con M. Soffiatti



Forza tutti a tavola che si fredda, ci sono pure le sedie impagliate nuove, in cartone foderato di tela di sacco, i legni sono rametti incollati uno ad uno, un lavoro certosino da ... frate certosino per l'appunto.

La corsa delle pignatte, le belle brocchette appese al filo, miniatura per presepe napoletano di M. Soffiatti



Rientra nella serie dei giochi popolari, che vede quelle tipiche rappresentazioni di festa e gioia che si tenevano e tengono ancora, forse, in molti piccoli paesi, in un angolo del presepe ci sta bene, uno, praticamente con gli occhi bendati doveva rompere con una pertica una brocca appesa, ma dentro c'era di tutto, farina, gesso, acqua i più cattivi mettevano pi pi, gatti, si gatti vivi che quando cascavano filavano via in mezzo alla campagna e chi li prendeva più... alla fine il concorrente più fortunato trovava qualche soldo incartato dentro buste e buste e buste ... ma valeva la pena, rompersi la testa con i cocci e far ridere mezzo paese? Si perchè allora nei piccoli centri c'era più amicizia, i più furbi, dei paesani, anche per far vedere alle ragazze i loro muscoli, non partecipavano a questo gioco, ma all'albero della cuccagna, lì chi vinceva si portava a casa il prosciutto, ma è un'alttra miniatura per presepe che M. Soffiatti ha realizzato nello spirito dell'arte napoletana.

Il frantoio delle olive in legno e pietra davanti alla cantina del presepe napoletano di M. Soffiatti



Realizzato con bastoncini incollati tra di loro con al centro 2 grosse ruote levigate in pietra, ma sono cilindri della carta tipografica, gli stessi che utilizzo per fare i pozzi, è il frantoio per schiacciare le olive e fare l'olio.

Il grande banco all'aperto del fioraio con i vasi in terracotta e latta di M. Soffiatti, miniatura per presepe napoletano.



I banchi dei fiorai sono pieni di colore, oggettini, vasetti, ampolee, anfore e fiori di ogni tipo, con il Das facciamo vasi grandi e piccoli, una pallina, schiacciamola e facciamoci dentro un buco, abbiamo un vasetto, rivestiamo con stoffa di sacco i tappi dei profumi, shampi, schiuma da barba e avremmo vasi di varie grandezze, ma si possono utilizzare anche le vaschette di alluminio, quelle per conservare i cibi, oppurtunamente tagliate e arrotolate fino a fare un mastello, un vaso alto per contenere acqua e fiori dai lunghi steli, i fiori sono quelli delle bomboniere piccoli, veri, secchi, con poco si acquistano dai fiorai o ingrossi e grossisti per fiorai, a Roma stanno vicino via Trionfale al mercato storico dei fiori, M. Soffiatti è un abituè del mercato storico dei fiori, ma non è un figlio dei fiori... è un artista sensibile all'arte napoletana per tutti gli amanti delle belle cose.

Il carrettino del fioraio con la statuina ornamentale, miniatura del presepe partenopeo di M. Soffiatti.



Per le descrizioni di questo oggetto vedasi il post del banco del fioraio.

Particolare del tavolinetto del ristorante, il pane fresco nelle varietà di ciriole e casareccio, miniatura per presepe di Napoli di M. Soffiatti



Altro particolare del tavolo di servizio del ristorante, vediamo il pane, rosette, tipiche di Roma, pane casareccio affettato, dipinto da sembrare pane vero, una zucca, nei ristoranti c'è sempre, è un elemento decorativo.

Il carrettino del vasellame del sig, Turiddo, con piatti e anfore, miniatura di M. Soffiatti alla San Gregorio Armeno.



Questo è il carretto del vasellame, ci sono brocche e piatti, ma anche anfore e vasellami di lusso per metterci dentro i fiori, c'è anche un banchetto per esporre i pezzi più belli.

Il banco del porchettaro con i maialini pronti ad essere affettati e pesati, miniatura per presepe romano di M. Soffiatti



Il banco più interessante del mercato, è questo, ci sono meravigliose porchette avvolte dal telo a quadretti, ma attenzione del maiale c'è solo la testa, in Das, con il limone in bocca, il corpo del defunto e cotto suino è di cartone, tanto è ricoperto dal telo... abbiamo risparmiato il Das... e il peso sul tavolo che è colmo di oggetti, porchetta già tagliata a fette posta su bei fogli di carta, panini dentro le cesta, pagnotte, bilance e buste di carta, e poi coltelli e stracci nascosti sotto il bancone, il maialino caldo scotta, e poi ancora fegatelli sul bancone e carta oleosa e paglia per incartare...

Particolare del tavolino con i mitili i piatti bordati di azzurro e i bicchierini di vetro celeste di M. Soffiatti, originale composizione per presepi

In questo tavolo, che rispetto agli altri è doppio, si vedono piatti accatastati, in effetti è un tavolo di servizio, dove i camerieri appoggiano portate di pietanze preparate dallo chef, ci sono i bicchieri puliti fatti ritagliando a pezzettini le cannucce di plastica, i coltelli, le forchette, fatte con l'alluminio delle vaschette dei cibi, e per manico dei piccolissimi rametti d'albero con disegnati i chiodi di fermo lama.

Il piccolo teatrino di Pulcinella che si vede nei parchi della città, rivive in una originale interpretazione d'arte napoletana di M. Soffiatti.

Un gradito omaggio a uno dei più grandi personaggi della commedia napoletana, Pulcinella, M. Soffiatti lo ha interpretato in un piccolo teatrino che di solito si trova, nella realtà, nei giardini pubblici, a Roma akl Pincio e Giannicolo, ci sono le sedie per i bambini, il tappeto che funge da prato e arregge il tutto, il baracchino, teatro, con tendine e i piccoli personaggi, classici, il diavolo e Pulcinella che se la menano con i bastoncini sulle teste di legno, le risate sono dovute anche dalle voci nasali che il burattinaio, emana, nascosto sotto il palcoscenico, e quando la farsa finisce non fuggite, il teatro campa di elemosina, come giustamente ricorda un cartello a bimbi e ... genitori. Realizzato con corteccia di pino, incollato su una base di cartone, le panche sono un intreccio di bastoncini incollati tra loro. Nel presepe napoletano riempie un angolo dedicato ai bimbi, perchè Natale in fin dei conti è la festa dei fanciulli.

Il banchetto della verdura fresca, frutta di stagione e uova, interpretazione della miniatura per presepe di San Gregorio Armeno di M. Soffiatti.



Facciamo di tutto per servirla meglio e presto, abbiamo da oggi assieme alla frutta fresca e agli ortaggi di primizia partenopea, uova di giornata, stanno nel cestino ricavato da un tappo di plastica rivestito di tela di sacco, poi pesiamo tutto nella nuovissima bilancia di legno e bottoni dorati, i pesi fatti con i chiodini semenze riescono a pesare pure i grammi, infatti questo fragilissimo banchetto pesa pochi grammi e sta sul palmo di una mano, poi per l'igiene incartiamo tutto con la carta paglia come nei banchi veri. L'arte napoletana è anche sceneggiata e scenografia.

Carrettini del mercato con salumi, caciocavalli, pesce spada e sardine di M. Soffiatti, interprete di San Gregorio Armeno tradizionale classico.



Carrettini del mercato, M. Soffiatti abbina ad ogni bancarella un carrettino con le stessi merci, sono oltre 50 i soggetti, c'è pure il carro con i vetri arretti dalla famosa capra, il trasporto blocchi di travertino, tufo, carta straccia, fieno, legna, i banchi e carri con statuine del presepe, quadri e stampe, stoffe e pezze, cappelli, scarpe e borse, praticamente moltissime merciologie sono presenti nella fantasia realistica di M. Soffiatti che interpreta l'arte napoletana con spirito e sacrificio.

Originali tavolinetti per ristorantini con la pizza napoletana di M. Soffiatti, interpretazione della miniatura classica del presepe.



Quando M. Soffiatti ha pensato di costruire il ristorante, poi da uno diventato una catena di piccoli ristoranti, sparsi nelle case dei collezionisti, ha pensato bene di evidenziare i vari oggetti che popolano la piccola tavola, ogni serie di tavoli per ristorantini ha i suoi piatti, troviamo la pizzeria con focacce, pizze... e supplì, altri con carni e pesci, ancora con porchette e affettati vari, le hostarie, quelli con solo cozze, i bar buffet con cafè e ciambelle, cornetti, insomma ogni ristorante ha i suoi piatti in Das e le specialità sempre di Das dipinto con tempere acriliche, le tovaglie sono incollate ai bordi del tavolo per darle una parvenza realistica con i classici angoli ai bordi, gli oggetti e i cibi sono incollati per far prima quando si apparecchia per il prossimo Natale, le tovaglie rigorosamente a quadrettini bianchi o celesti, il colore di Napoli, o marrone e bianco, o rosso e bianco, ma altri colori vanno bene, basta che siano come le tovaglie delle trattorie di una volta, a quadretti.

Il presepe napoletano ospitato nel teatro maggiore di M. Soffiatti


La vera arte napoletana è ricreare il presepe come i canoni tradizionali ci hanno imposto nella tradizione e cultura del popolo che lo ha inventato, il presepe napoletano, anche se di piccole dimensioni, deve essere sempre scenografico e imponente, il Mistero e il Diversorio non devono mai mancare, il monumento o rudere è elemento essenziale, Angioletti e Serafini sono adagiati nell'immenso cielo partenopeo, a cascata sopra la Natività, il Diversorio con gli animali, tutti possibilmente, il popolo in festa, i mercati, i carretti, le case, le hosterie il colore, il chiasso... praticamente la parte inferiore dello scoglio, il presepe classico napoletano è sempre realizzato su di uno scoglio di roccia che sale fino al cielo, dove sotto il silenzio e la celestiale musica dei Charubini nasce Gesù all'aperto ai piedi del rudere o monumento antico, colonne greche o romane di color bianco marmo. Gli inventori di questo presepe popolare, forse il più famoso al Mondo e interpretato, hanno avuto un lampo di genialità, come solo il popolo partenopeo sa avere, arte napoletana, dunque classica o moderna, con presepi in movimento, ma sempre di ispirazione partenopea, perchè il presepe napoletano è il classico per eccellenza. Per realizzare il presepe della foto, M. Soffiatti ha usato cartone, stoffa, muschio, e statuine, è ambientato in un teatro, dove il presepe poliscenico gira su se stesso azionato da un motorino del gril, posto alla base, in questo modo anche le Creature Celesti si muovono, la stoffa per fare il sipario, e tra il pubblico Totò e Eduardo, che meravigliati ammirano il presepe in movimento, e poi tra il popolo le hosterie, le locande con le camere vista mare, la tombola, il gioco del lotto e la confusione partenopea. E quando Natale finisce il presepe rimane esposto, ma rigirato, e le pareti di questa composizionesono dipinte con la classica veduta del Golfo di Napoli con il Vesuvio e il Pino, fanno da quadro, ma naturalmente per non vedere un cartone dipinto, M. Soffiatti lo ha incastonato in un chiostro con colonnine bianche, e il tetto del presepe è un tondo a rilievo di polisterolo, o gesso, dipinto, come quelli che si applicano nei soffitti dove si aggancia il lampadario.
La creatività dell'arte napoletana è grande, anche se l'autore non è di Napoli, basta lo spirito interpretativo.

venerdì 16 gennaio 2009

Notturno nel presepe napoletano di M. Soffiatti, originale interpretazione con gioco di luci dell'arte partenopea.


Un presepe napoletano è bello da vedersi al buio, con un sottofondo musicale azzeccato, creerà una piacevole atmosfera, però è importante la disposizione delle lampade, ne bastano 2 o 3, montate e nascoste in punti chiave, potremmo ricreare l'atmosfera del Vesuvio che erutta... con il fuoco, fuochi per riscaldarsi, fuoco nel forno, e alone di mistero nel cielo partenopeo inghirlandato di Angioletti e Serafini. Tanta vegetazione disposta a terrazza fino al Mistero, e sotto il rudere la Natività, il Diversorio in un piccolo presepe è dato da animali e pastori, in un grande presepe napoletano da mercati, carrettieri, urla e grida della gente che accorre festosa al lieto evento, questa è l'arte napoletana, magia e mistero, chiasso e devozione, il presepe della foto è realizzato con tanta vegetazione, cartone, telaio in legno, e un gioco di luci teatrale che si nascondono dietro le nuvole di carta e ovatta per dare un senzo di evaporosità.

L'inginocchiatoio per pregare il Santo Patrone della città di Napoli di M. Soffiatti, nello spirito di San Gregorio Armeno


Quando ci si mette M. Soffiatti fa delle cose mai viste, pensando alla grande devozione per il Santo Gennaro, ha pensato, utilizzando una piccola statuina del Santo, prelevata direttamente a san Gregorio Armeno, di farci non un oggetto " sopramobile " ma un vero oggettino di culto, praticamente intorno alla statuina ha ricreato con cartoncini, stoffe e perline un vero altarino, davanti ha messo un tavolo con le candeline, delle torte di compleanno, oppurtunamente dipinte di bianco e con fiammella in carta dipinta di rosso, il tavolo è un blocchetto di polisterolo sagomato dove le candele sono state conficcate, e incollate, il tavolo è avvolto da un bel merletto, e cosa poteva mancare? Ma l'inginocchiatoio, un piccolo oggettino che sta sulla punta di un dito, con su sopra il piccolo libro, in pelle, delle preghiere , e davanti un altro oggettino, la borsa cilindrica in pelle con tappo fessurato in metallo per le offerte, perchè il popolo partenopeo è generoso, questa è l'arte napoletana, fantasia e generosità di idee.

Interpretare la miniatura di San Gregorio Armeno, il carrettino del barbiere di M. Soffiatti


Come ogni attività che si rispetta, anche il barbiere per M. Soffiatti ha il suo bel carrettino tutto inghirlandito per girare nei vari paesi in festa e la domenica, una vera bottega viaggiante delle dimensioni di una mano, il carro è abbellito con la moquettes, la scaletta fatta con spago incartato di carta stagnola dorata per il corrimano, la piccola sedia del barbiere con poggia testa e pedaliera, è in tela di sacco che fodera un cartoncino sagomato, c'è lo specchio, i disegni dei modelli di barba, capelli e baffi, lo specchio, contornato da uno spago incartato da cartina stagnola, la caratteristica lampada elicoidale, la scopetta dorata, il secchio per i capelli da raccogliere, il vaso con i fiori secchi, presi dalle bomboniere, il tappetino alla cima della scaletta per pulirsi i piedi quando si sale sul carro, e tanti piccoli particolari come gli asciugamani puliti sul corrimano e quelli sporchi nel secchietto, insomma particolari su particolari scaturiti da una giusta osservazione delle botteghe vere, e naturalmente tanta fantasia, anche se nella realtà non esiste, esiste nella fantasia dell'autore. Il tutto è realizzato con legno, stoffa, carte stagnole dorate, fiori secchi, le ruote sono tappi gicanti foderati di finta pelle e contornati da una corda incartata con carta stagnola, la borchia un pezzo di tappo di sughero, incartato con Cuki alluminio, i tiranti del piccolo carrettino sono bacchette per mangiare riso, acquistate all'ingrosso in uno dei mille store dei Cinesi della mia città, costano 2 Euro e dentro la busta se ne trovano 50, e sono sagomati come i veri tiranti del carro, fantasia, osservazione e girare in continuazione alla ricerca di novità di particolari da proporre per il prossimo presepe.



Notizie sul pittore M. Soffiatti fautore da Roma della vera arte presepale Italiana, miniaturista alla maniera di San Gregorio Armeno.


Maurizio Soffiatti è nato a Roma il 6 8 1958, è grafico pubblicitario, ha studiato grafica e pubblicità sotto la guida di Ridolfi e Monti, artisti di fama mondiale presso il Centro Italiano Addestramento Cinematografico di Roma, l'Ente Biennale d'Arte di Venezia lo ha segnalato alla critica internazionale, ha esposto dipinti in tutta Europa in mostre d'arte collettive, espone miniature e presepi nella rassegna dei 100 presepi a Piazza del Popolo di Roma, si dedica all'arte presepale da sempre, ha collezionisti in tutto il Mondo, attualmente espone dipinti in validi Centri artistici ubicati in molte Città d'arte, sempre con mostre collettive, negli ultimi anni è ospite di artigiani amici del presepe a Napoli in via San Gregorio Armeno, e a Roma a Piazza Navona, esponendo valide miniature per presepe, nate per hobby, altre forme d'arte praticate e realizzate sono la realizzazione di presepi animati in stile napoletano e romano, diorami creativi di fantasia e storici, miniature caratteristiche per presepi, dipinti d'arte moderna figurativi classici e neoinformali in 3 D, colleziona libri d'arte, sull'Italia, su Roma, di storia, geografia, dvd storici, documentari, tradizionali, d'arte, fumetti e modellismo Disney, piccolo modernariato e altre tipologie e forme di collezionismo, si sono interessati della sua pittura tutti i più grandi giornali italiani, l Corriere della Sera, Il Tempo, Il Messaggero, La Repubblica e altri, il suo nome è riportato da vari Cataloghi d'arte, Il Catalogo della Grafica in Italia, Mondadori, Arte Italiana per il Mondo, Celit, Art Diary, Politi, Il Quadrato, L'Elite, Art Rimeco, Comed, nelle varie edizioni, in internet è presente con diversi siti e blog, vive a Roma, per i contatti vedere nell'indice, o alla fine del blog, oppure cliccando sull'icona, alla fine di ogni post, del fumetto, mandando una email a me ( Lorella Lattavo )


Il banco del pane fresco con le fruste, le ciambelle e le pizzette rosse di M. Soffiatti, l'arte partenopea applicata alla miniatura per presepe.


Nel mercato che si rispetti non manca mai il banco del pane, Maurizio Soffiatti ha realizzato il banco del pane utilizzando legnetti, rami d'albero e Das, dipinto, con l'aggiunta di tappi rivestiti di stoffa per fare i cestini, carta paglia per le mini buste, bottoni e chiodini per la bilancia.
Nella foto il banco del pane modellato senza spendere tanto denaro, ma ci vuole pazienza perchè il traliccio del banco è tutto intrecciato, per valorizzare la bancarella e la miniatura che andrà inserita nel presepe, il colore è tempera con un pò di colla bianca.